Storia vera di un ladro di libri by Marisa Figurato

L'incredibile saccheggio della biblioteca dei Girolamini di Napoli fra complicità, silenzi colpevoli e istituzioni distratte

Storia vera di un ladro di libri

“Storia vera di un ladro di libri” è la fedele e documentata ricostruzione di una grande impostura criminale che s'intreccia con un pezzo di storia d'Italia. È una storia incredibile per come è potuta accadere, per il disastro irreparabile che ha provocato, perché è scivolata via senza scalfire due ministri della Cultura che hanno avuto una responsabilità politica cruciale, e perché - salvo che una ristretta cerchia di persone - sembra che nessuno si sia accorto di niente. 

Si sviluppa fra l'Italia, l'Argentina e gli Stati Uniti. Sfiora Londra, Monaco, Berlino, Parigi, Madrid e il Vaticano con un giro vorticoso di denaro e una rete criminale di falsari, ladri, antiquari, bibliofili, collezionisti e mercanti. Finché a Napoli si compie l'ultimo atto per il quale era stata predisposta ogni cosa: il raccapricciante saccheggio dell'antica biblioteca dei frati Girolamini, uno dei tesori del patrimonio culturale italiano, ricca di circa centosessantamila volumi antichi, fra incunaboli, cinquecentine, preziosi manoscritti.

Tutto ruota attorno a Massimo De Caro, un uomo cresciuto all'ombra di politici influenti e benvoluto dal cardinale argentino Jorge Mejía, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Davanti a lui si sono spalancate le porte della Biblioteca vaticana e del ministero della Cultura italiano. A lui, privo di titoli e competenze, è stato affidato il compito di dirigere la prestigiosa biblioteca dove studiò il filosofo Giambattista Vico, nel cuore del centro antico di Napoli. L'ha devastata, rubando migliaia di volumi preziosi, smembrando collezioni, strappando pagine fino a procurare un danno quantificato in 19,4 milioni di euro.

De Caro ha indossato tante maschere, ha carpito la fiducia di tante persone, ha falsificato preziosi volumi di Galileo con i quali ha ingannato l'accademia tedesca, librai antiquari di Manhattan, antiche biblioteche ecclesiastiche e statali, esperti autorevoli di Harvard e Princeton, finché i sui falsi sono stati scoperti dal professor Nick Wilding della Georgia State University. Ha tessuto una rete di connivenze e complicità, ha smosso politici, preti, cardinali, ha approfittato di silenzi colpevoli e di istituzioni distratte. 

“Storia vera di un ladro di libri”potrebbe essere un romanzo intrigante o una serie tivù di quelle che tengono col fiato sospeso fino all'episodio successivo. Ma è una brutta storia dei nostri giorni sulla quale, a distanza di anni, la magistratura italiana non ha ancora scritto la parola fine e la giustizia americana non si è pronunciata affatto.

Genre: TRUE CRIME / White Collar Crime

Secondary Genre: HISTORY / Modern / 21st Century

Language: Italian

Keywords: Napoli, biblioteca, politica, De Caro, Dell'Utri, Vaticano, New York, saccheggio

Word Count: 59354

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Sample text:

Se un giorno la Bibbia di Gutenberg, il libro stampato più famoso del mondo, sparisse dalla Biblioteca Vaticana perché rubata dal bibliotecario del papa, l'eco dello scandalo sarebbe mondiale. Ma il danno economico ammonterebbe a circa la metà di quello causato dall'incredibile storia che state per leggere. Incredibile per come è potuta accadere, per i danni irreparabili che ha provocato, perché è scivolata via senza scalfire i due ministri che in questa vicenda hanno avuto una responsabilità politica cruciale ed anche perché, salvo che a una ristretta cerchia di persone, sembra che a nessuno gliene importi niente. 

L'eco è rimbalzata soltanto fra università, istituti di cultura e librai antiquari, ha sfiorato i lettori più attenti dei giornali, ha aleggiato flebile e vaga nelle case della gente comune. Poi si è spenta. Eppure questa non è una storia che riguarda uno sparuto gruppo di studiosi. Non è una storia di quartiere, né di campanile. Si sviluppa fra l'Italia e l'Argentina. Sfiora Londra, Monaco, Berlino, Parigi, Madrid, Saragozza, New York e il Vaticano, con un giro vorticoso di denaro e una rete criminale di falsari, ladri, librai antiquari, collezionisti e mercanti. Finché a Napoli si compie l'ultimo atto per il quale era stata predisposta ogni cosa: la spettacolare distruzionedi uno dei tesori del patrimonio culturale italiano. Insomma, una Palmira fatta in casa, da persone a noi vicine, con la benedizione di rappresentanti delle istituzioni che – nella meno grave delle ipotesi – si sono girati dall'altra parte. 

Ma cominciamo da principio, con l'immagine di due momenti cruciali. 

 


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English
Translation in progress. Translated by Lia Garcia

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